Miele
Il miele: “la sostanza che cade dall’aria”
Consistenza, colore, odore e sapore possono presentarsi in modo molto differente a seconda della zona in cui il miele viene prodotto e a seconda della vegetazione maggiormente presente. Come molti altri prodotti, anche il miele deve le sue caratteristiche al territorio, in questo caso al tipo di ambiente in cui vivono le api e alle piante e ai fiori da cui succhiano il nettare.
La nostra macchia mediterranea, del resto, è caratterizzata da una vegetazione variegata e ricca di profumi che, estendendosi per lunghi tratti, offre un paesaggio incontaminato in cui le api possono liberamente sciamare per poi rientrare all’alveare.
La produzione del miele, come tutte le produzioni di qualità fatte nel rispetto del prodotto, parte dalla cura delle api. Solo se l’apicoltore riesce a mantenere un sano equilibrio fra l’alveare e l’ambiente circostante, allora anche il miele sarà di ottima qualità. Solo se l’apicoltore avrà rispetto per i frutti dell’alveare, lasciando le quantità necessarie al sostentamento delle api, allora si stabilirà un equilibrio virtuoso.
Il miele è un esempio perfetto della collaborazione fra uomo e natura: le api operaie svolgono una parte importante del lavoro, vagando in mezzo alla campagna e scegliendo i fiori e le piante più “appetibili” da cui estrarre il nettare che poi viene accumulato e trasformato nell’alveare. L’apicoltore da parte sua, oltre a prelevare il miele, deve verificare lo stato di salute delle api, assicurarsi che l’alveare non sia attaccato né da altri predatori animali né da malattie, provvedere alla manutenzione delle arnie. Una volta raccolto, il miele ha bisogno di pochissimi accorgimenti per essere consumato, senza l’aggiunta di nessun altro componente. Dall’alveare alla tavola.
Antico rimedio delle nonne, il miele è un dolcificante naturale che può essere conservato per lungo tempo, al riparo da luce e umidità. Può sostituire lo zucchero nei dolci e nelle bevande ma esaltare anche altri cibi come il formaggio e la frutta secca tipo noci, nocciole, mandorle.
Il miele e la storia
Il miele ha una storia molto antica, come dimostrano le testimonianze che il tempo ci ha lasciato. Un esempio sono i disegni rinvenuti in Spagna nella cosiddetta grotta del ragno risalenti all’incirca a 10mila anni fa. Raffigurano un uomo circondato da api, che si sta arrampicando per prelevare favi di miele da riporre in una sacca, chiaramente raffigurata alle sue spalle.
Nel De Generatione Animalium di Aristotele, invece, troviamo una “definizione” non proprio scientifica del pregiato nettare delle api: “il miele è una sostanza che cade dall’aria, specialmente al sorgere delle stelle e quando si incurva l’arcobaleno…”
E naturalmente anche la mitologia non poteva tralasciare questo argomento, citato in più occasioni, ma che nel racconto delle vicende di Aristeo, figlio di Apollo e Cirene, spiega anche come sia nata la pratica dell’apicoltura.