Nocciola di Giffoni IGP
La nocciola di Giffoni IGP: in ogni nocciola tutto il gusto dei Picentini
Le sue caratteristiche sono inconfondibili: guscio e seme di forma tonda; polpa bianca, croccante, dal sapore gradevole; facile da tostare e da pelare. È la nocciola di Giffoni IGP o, come tutti la conoscono meglio, in modo quasi confidenziale, la “tonda” di Giffoni.
Si tratta di un prodotto unico che si adatta benissimo ad ogni forma di lavorazione: con miele e cioccolato per la preparazione di dolci e di altre prelibatezze da pasticceria ma anche di altre squisite pietanze, dal primo fino ai liquori. Non ultimo, si può consumare anche al naturale, nella forma più arcaica, come spuntino o a colazione.
La zona dei Picentini e della Valle dell’Irno, in cui la pianta di nocciolo cresce con particolare predilezione, è un territorio di origine vulcanica che, proprio per questo, garantisce un habitat ideale per questo tipo di coltivazione, praticata in ben dodici comuni di questa area della provincia di Salerno. La vocazione antica di questa zona per la coltivazione della nocciola trova conferma in documenti risalenti alla fine del Settecento, quando lo storico Vincenzo De Caro ne faceva già menzione in un suo scritto.
Vocazione che è stata riconosciuta anche dalla Comunità Europea che, nel 1997, ha assegnato alla Nocciola di Giffoni il marchio di Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.). Un traguardo importante, un riconoscimento della qualità, della genuinità e della tipicità di questo prodotto che, per essere confermato nel tempo, deve rispettare un preciso Disciplinare di Produzione. Per questo è nato un consorzio di tutela, che ha fra i suoi obiettivi, non solo la valorizzazione di questo prodotto di nicchia ma anche la salvaguardia della sua autenticità, assegnando il marchio solo a chi veramente lo valorizza al meglio.
Ogni nocciola, oltre che avere tutto il profumo ed il sapore della sua terra di origine, contiene sostanze utili al nostro benessere: vitamine (del gruppo E, B e C) e minerali (ferro, magnesio, fosforo, sodio) ma soprattutto il prezioso acido oleico, un valido alleato contro le malattie cardiovascolari.
La nocciola fra storia e tradizione
Gli antichi romani erano soliti regalare una pianta di nocciolo ai giovani sposi come augurio di felicità e fertilità.
Presso le popolazioni celtiche, invece, il frutto del nocciolo aveva connotazioni divine e la sua conformazione – il seme delicato protetto dal guscio deciso, era sinonimo di virtù e di saggezza.
Anche la tradizione popolare cristiana narra di una pianta dalle caratteristiche “miracolose”: leggenda vuole che la Madonna, intenta a cercare dei frutti per il figlio Gesù, per scappare ad una vipera in cui si era imbattuta, si nascose proprio dietro una pianta di nocciolo. Da allora si è radicata la convinzione che un ramo della pianta possa fornire aiuto contro serpenti ed altri rettili.